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Scorcio Mostra

 

Si è conclusa nei giorni scorsi la mostra “Un patrimonio da conoscere, un’identità da conquistare”. Realizzata dall’Istituto Comprensivo Statale di Sant’ Eufemia Lamezia, l’evento espositivo si è tenuto nelle sale del Chiostro, il Complesso Monumentale di San Domenico a Nicastro.

Platea Mostra Patrimonio
L’evento al Chiostro di San Domenico

La dirigente Fiorella Careri ha introdotto la manifestazione inaugurale, tracciando la sostanza valoriale ed educativa del percorso progettuale conclusosi appunto con la mostra. A presentare l’evento la giornalista Maria Scaramuzzino.

La mostra “Un patrimonio da conoscere, un’identità da conquistare”

L’iniziativa al Chiostro ha rappresentato la fase finale di un progetto finalizzato alla conoscenza dei più importanti beni culturali del territorio lametino. Protagonisti dell’iter formativo sono gli alunni delle classi quinte della primaria e delle classi terze della secondaria di primo grado dell’Istituto di Sant’Eufemia. A coordinare le attività progettuali le docenti Teodolinda Coltellaro e Nadia Rocchino. L’esposizione è, dunque, il risultato di un itinerario progettuale di grande valenza pedagogico-didattica. Infatti, i ragazzi hanno potuto conoscere e studiare un patrimonio artistico e archeologico ancora non adeguatamente valorizzato.

Creta Ic Seufemia
Uno stand della mostra “Un patrimonio da conoscere, un’identità da conquistare

Il lavoro di ricerca sul campo e di conoscenza si è sviluppato anche attraverso attività di alto spessore formativo. I ragazzi, infatti, hanno incontrato molti esperti, quali gli storici Italo e Lucio Leone, la ceramista Graziella Cantafio con i volontari dell’Associazione Aleph Arte. Ma anche l’orafa Maria Antonietta Caputo che, tra l’altro, ha esposto per l’occasione un monile da lei realizzato su ispirazione degli stessi alunni.

Alla scoperta di un’identità comune attraverso il patrimonio culturale

Gli elaborati prodotti, hanno avuto come sfondo etico prioritario la scoperta e l’approfondita conoscenza delle radici del patrimonio storico-culturale locale. Contemporaneamente anche l’acquisizione dell’identità stessa del territorio lametino, risultato di una contaminazione di culture diverse e antiche tradizioni millenarie. I beni culturali territoriali, individuati e trattati seguendo un criterio cronologico

Un Patrimonio Da Conoscere Mostra
L’Abbazia Benedettina oggetto di studio nell’iter progettuale

sono stati il Castello Normanno-Svevo di Nicastro, il Bastione di Malta e le torri costiere. E poi ancora l’Abbazia Benedettina di S. Eufemia, nonché la chiesa di San Giovanni e i resti dell’abitazione del Balì a Sant’Eufemia Vetere. Il progetto si è rivelato coinvolgente per alunni, insegnanti ed esperti. Ed ha costituito momenti di riflessione sulla necessità della tutela e valorizzazione del prezioso patrimonio culturale lametino e sulla sua fondamentale funzione di matrice identitaria comune, attraverso cui riconoscersi figli di questo territorio.

“Vorrei una legge che…”, vittoria in Senato

Questo iter formativo ha permesso, inoltre, agli alunni di poter lavorare ad un ulteriore progetto per partecipare al concorso “Vorrei una legge che…” bandito dal Senato della Repubblica. Infatti, gli alunni delle classi quinte dell’Istituto comprensivo di Sant’Eufemia Lamezia hanno presentato il lavoro dal titolo “I nostri beni culturali… radici e ali”.

Vorrei Una Legge Che Scuole Vincitrici 02 Maggio 2022
Le classi quinte dell’I.C. di Sant’Eufemia in Senato per la consegna del premio “Vorrei una legge che…”

Con esso gli alunni hanno presentato una proposta di legge improntata sulla tutela e valorizzazione dei nostri beni culturali. Questa ulteriore iniziativa li ha portati dritti in Senato, dove sono stati premiati dalle senatrici Laura Granato e Paola Binetti. Per l’istituto lametino si tratta della seconda vittoria in tre anni al concorso cui hanno partecipato circa 400 scuole in tutta Italia: una sfida a colpi di creatività e conoscenza.

Le dichiarazioni del sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro

“Mi complimento per la redazione di questa proposta di legge, migliore dal punto di vista strutturale, logico e linguistico rispetto a tante altre già presenti. Questa sera ci assumiamo un impegno. Il mandato amministrativo scadrà a maggio 2025 e sino ad allora, la nostra priorità, insieme a tante altre, sarà quella di riaprire tutti i luoghi rappresentati dai ragazzi nel percorso progettuale. Puntiamo alla riapertura anche di luoghi, quali Palazzo Blasco, Palazzo Panariti e il piano superiore del Chiostro. Gli scavi di Terina sono ad un passo dal traguardo e si spera di riuscire ad aprirli al pubblico già questa estate.

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L’intervento del sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro

Stiamo spingendo anche nei confronti della Regione Calabria per quanto riguarda l’agenda urbana, affinchè il Castello Normanno-Svevo possa riaprire presto. Si sta lavorando anche per il Bastione di Malta e si è fatta richiesta di finanziamenti per ripristinare la struttura e il territorio circostante. Questa terrà riuscirà a crescere se sarà propositiva e attiva, come rappresentata da questi ragazzi. Impegniamoci a lavorare tutti nel nostro ambito perchè abbiamo una responsabilità nei confronti dei ragazzi che sono il nostro splendido futuro“. Questo, in sintesi l’intervento del primo cittadino lametino a conclusione dell’evento al Chiostro.

Le dichiarazioni dell’Assessore alla Cultura Gargano

All’iniziativa era presente anche l’assessore alla Cultura Giorgia Gargano che così si è espressa. I miei complimenti per questo lavoro e per il linguaggio utilizzato. Si riesce a cogliere un senso di allerta, un sentimento di affezione e una grande presa di consapevolezza. Molti dei nostri beni culturali sono ancora gestiti dal Ministero della Cultura, dunque, il Comune di Lamezia Terme cura a spese proprie i siti culturali, per quello che è possibile. Ma l’Amministrazione comunale guarda sempre avanti e spera che verrà sbloccata a breve la riapertura di siti come il Castello Normanno-Svevo.

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L’assessore alla Cultura Giorgia Gargano saluta la comunità scolastica

Inoltre, ci stiamo attivando per ricevere fondi da parte della Regione Calabria e speriamo che nel giro di qualche anno tutti questi luoghi possano tornare frequentabili. Ci impegneremo per salvare la bellezza di questi monumenti e di tutto il paesaggio circostante, per vivere il territorio in maniera sana e propositiva”.

ARTICOLO TRATTO DA LAMEZIATERME.ITALIANI.IT